Articolo a cura di Maurizio Gubinelli. - Giornalista Autore teatrale - Ottobre 2018
Diceva William Shakespeare in Romeo e Giulietta:
“Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.”
L’amore è totale coinvolgimento dell’anima e della carne. Lo si riconosce come una scossa, una corrente elettrica che sale dalle viscere alla testa e fa perdere i sensi.
Questa scossa la trasmette Phyllis Margaret Dyason, la scrittrice anglo-partenopea.
Nel settembre di quest’anno ho avuto modo di leggere Non aspetterò i tuoi novant’anni, prima pubblicazione della scrittrice Phyllis Margaret Dyason, che in questa opera esprime il mito dell’Eros femminile che sa districarsi nel complesso sentiero della modernità con il coraggio di mettersi in gioco e il candore di svelare i meccanismi del sentimento, del desiderio e della solitudine.
L'autrice esprime il suo eros e la sua visione, non surrogata o contraffatta, delle cose del mondo che coinvolgono uomini e donne nel percorso della vita.
L'io narrante Amber è la femmina che ama senza pensare, senza chiedere, ama senza aspettative tradizionali e preghiere, senza lamenti, senza rimpianti, ma con desiderio e passione, come viene e conviene. Senza ragione.
A differenza dei romanzi erotici che finora sono andati per la maggiore, in cui l’eros si muove quasi sempre sulle linee direttrici del maschio, l’eros di Phyllis Margaret Dyason si libera da ogni condizionamento e riconquista la sua radice femminile.
Con la sua opera la scrittrice cerca di riconquistare anche l’universo del maschio, ridotto sempre più a oggetto o soggetto condizionato, deresponsabilizzato e fragilizzato da insicurezze e logiche di prestazione.
Oggi i rapporti tra uomini e donne sono tesi, molto spesso infelici, caratterizzati da forme di violenza anche psicologica.
Uomini e donne non comunicano, non parlano e se lo fanno è come se fossero dei passeggeri che si urtano in un autobus affollato. Le donne e gli uomini sono diventati nemici sempre più incattiviti. Uomini che odiano le donne. Donne che odiano gli uomini.
La nostra civiltà si crede libera ed emancipata sul piano sessuale, ma resta anche nella sua iper-sessualità profondamente asessuale, morta, statica e addirittura sessuofobica.
L'audacia, nell'uso spregiudicato e consumista del corpo della donna, è il risvolto di chi, invece, lo nasconde, lo vela in quanto simbolo della tentazione e dei vizi capitali dell'uomo. Si tratta di due atteggiamenti opposti che evidenziano una profonda paura ed estraneità al sesso che significa in gran parte paura della donna, perché l’Eros è donna.
La britannicità partenopea di
Phyllis Margaret Dyason
Phyllis è figlia di Daniel William John Dyason, ufficiale dell'VIII armata -Stato Maggiore di Montgomery- che ha combattuto, oltre che in India, anche in Africa e viene fatto prigioniero dalle truppe di Rommel, la Volpe del deserto.
Daniel, (un bellissimo nome spesso ricorrente nella vita di Phyllis), si innamora del nostro mare e di una solare ragazza napoletana. Da questo incrocio di due vere e proprie razze nasce Phyllis.
Non uso a caso il termine razza. Lo uso evidentemente in termini culturali non etnico biologici, ma le razze esistono eccome!
Un inglese si è formato in un millennio di esperienze di vita e di umori. Lo stesso vale per la razza napoletana. Per tutto ciò che caratterizza, culturalmente e come stato dell’anima, un’etnia, un popolo.
Da questa sintesi di libertarismo e passionalità, di britannicità e napoletanità origina la scrittura di Phyllis Margaret Dyason.
La Politica di
Phyllis Margaret Dyason
Candidata al Senato della Repubblica Italiana con la Lista Pannella nel 1996, fa parte del Partito Radicale vivendone le battaglie, ma anche denunciandone le contraddizioni.
Scriveva, Phyllis, in una nota introduttiva nell'aprile 1999 al congresso costituente dei Radicali Libertari a Grosseto:
“Un legame invisibile, ma reale, unisce coloro che almeno una volta nella vita sono stati o sono radicali. Il fatto di aderire subito, o dopo altre esperienze politiche, ad un movimento radicale significa che c'è un qualcosa nel nostro DNA che ci accomuna tutti. Credo che sia l'amore per la vita, per l'uomo e per il creato. Un modo meraviglioso e mistico di concretizzare in maniera irrinunciabile quelle battaglie tese al rispetto dell'essere umano, affermazione della sua coscienza, al suo essere, soprattutto se debole e al suo habitat. Significa battersi per la libertà di chiunque, ovunque esso sia o di qualunque colore esso sia. Significa essere al di sopra del pregiudizio, dell'ipocrisia, della viltà, significa essere coscienti e quindi vivi…C'è un qualcosa che ci avvicina a Dio molto più di quanto si possa pensare, all'emanazione dello spirito santo, c'è solo l'amore per lui l'Uomo."
Ho vissuto una buona parte della mia stagione culturale e politica radicale che ha avuto come punto di riferimento i valori della non violenza ghandiana e della democrazia anglosassone insieme a Phyllis.
Con Phyllis, ho condiviso la battaglia all’interno del Partito Radicale quando si stava incartando su se stesso e rischiava di perdere il suo spirito libertario.
Le battaglie con la LIFE (Liberi Imprenditori Federalisti Europei), per la libertà d’impresa e contro lo Stato esattore; il rogo dei bollettini dell’iscrizione obbligatoria delle imprese alla Camera di Commercio di Bergamo e non, con la presenza di Radio Radicale.
Le iniziative di Italia Angola, di cui Phyllis era tesoriera, con l’UNITA (Unione Nazionale Indipendenza Totale Angola) di Savimbi e di Adalberto Costa Junior contro il regime comunista di Eduardo Dos Santos, la vicinanza alla principessa Diana che si era adoperata per alleviare le sofferenze del popolo angolano e il dolore per la sua perdita.
Con l’ADUC (Associazione Difesa Utenti Consumatori) abbiamo difeso i diritti dei consumatori.
Con le maratone oratorie non stop, a Roma, abbiamo promosso i referendum radicali.
Intrapreso iniziative contro l’entrata di Israele in Europa che avrebbe comportato il totale condizionamento dello Stato di Israele all’impotente politica europea, condotta contro gli stessi dirigenti del partito radicale che ne sostenevano invece l’entrata. Organizzammo, per l’occasione, alla Sinagoga di Milano, una manifestazione che portò il nostro amico Andras Bereny (trasferitosi da diversi anni in Israele) a togliersi la kippah per essere solidale con Phyllis non gradita nell'area riservata ai soli uomini e ad abbandonare il Tempio.
Nel 2017 è ancora sul campo con Fratelli di Italia nella rossa marmorea quasi perduta penta-stellata Carrara.
Oggi l'Europa è malata di burocrazia, statalismo, immigrazione selvaggia, traffico di esseri umani, disprezzo dell'identità e dell'integrità nazionali dei popoli. L'uscita della Gran Bretagna dall'UE è stata una lezione e un duro colpo per l'Europa. Dovremmo trarne il succo. I Britannici sono Europa come e più di noi, pur avendo agito per secoli con logica isolana, ma mai isolati.
Gli Inglesi hanno dato un contributo alla libertà e al diritto in Europa nel corso dei secoli attraverso l'habeas corpus che già nel 1679 stabiliva il principio dell'inviolabilità della persona umana di fronte alla legge, mentre nel resto dell'Europa i cittadini erano alla mercé dell'arbitrio assolutista delle varie inquisizioni di Stato.
Gli Inglesi hanno sempre combattuto per evitare che l'Europa cadesse sotto il dominio di un unico potere assoluto. Prima facendo fallire il piano egemonico di Napoleone in Europa; poi impedendo, nel 1914/18 che gli imperi centrali soffocassero le altre nazioni europee.
Nella prima guerra mondiale 120.000 soldati britannici sono morti combattendo per la libertà dell’Europa e molti di più sono gli Inglesi morti nella seconda guerra mondiale.
Fu l’Inghilterra di Churchill che si oppose da sola al nazismo trionfante. Fu grazie alla resistenza degli Inglesi che iniziò quella riscossa dei popoli e delle nazioni che sconfisse il nazifascismo e poi fu capace col tatchereganismo di contenere e sconfiggere il comunismo.
Lo spirito e la sostanza delle leggi inglesi sono stati esportati in America provocando, loro malgrado, la nascita degli Stati Uniti. In India con Gandhi è nato il primo grande stato democratico in Asia. Nel Sud Africa di Mandela, dopo l’apartheid, è stato realizzato il primo stato democratico dell’Africa.
Nelson Mandela quando stava in carcere e subiva il sistema dell’apartheid, a chi gli chiedeva a quale sistema politico intendeva ispirare il suo progetto di liberazione, rispondeva che il sistema cui lui intendeva ispirarsi non era quello sovietico, ma quello della Gran Bretagna.
La NATO, nonostante la Brexit, è costruita sull'ossatura inglese. 70.000 militari britannici sono a presidio del territorio europeo. Senza l'aviazione inglese oggi l’Europa è indifesa.
DNA DELLA SCRITTRICE
Ebbene la tenera, sensibile e pepata Phyllis continua la sua battaglia per la stessa strada a contatto con la parte migliore dell'uomo: la sua capacità di esprimere, di dare, di ricevere Amore. L’Eros è di un colore rosso vivo, al femminile e rivendica gioiosamente il suo status.
Qui la donna, figlia, madre, sposa ed amante è pienamente padrona del campo, non ha paure, non cerca sfumature di grigio, ma illumina col suo eros ogni zona d’ombra, anche maschile.
Amber non pretende nulla dal domani e accetta con gratitudine ciò che ogni giorno le porta, vive alla giornata felice, ama non perché deve cercarsi un uomo. Non si fa travolgere dal semplice desiderio fisico che, a volte, è illusorio. Amber si basta da sola. Per questo, pur facendo paura a quegli uomini che aspirano alla falsa sicurezza del possesso, è ardentemente desiderata da quelli che ricercano l’emozione.
PUBBLICAZIONI E RICONOSCIMENTI
Una trilogia di Amore ed Eros puro.
1) Non aspetterò i tuoi novant’anni,
2) L’Amore ai tempi di Einstein
a)(Segnalazione di Merito con Diploma D'Onore al Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa <<Alda Merini>> a.2017),
b) Premio speciale “Le parole delle donne”
al Premio Internazionale di Arti Letterarie Thesaurus
a.2018
3)Colpo di scena
Seguono:
D’IMPROVVISO 1, D’IMPROVVISO 2.
Flash emozionali arruffati e spettinati in ordine sparso.
Sono in corso d’opera:
Burraco zoo,
D’IMPROVVISO 3
ed una disincantata autobiografia..
Non mancano le poesie, alcune scelte per la pubblicazione in antologie diverse, sia da giurie popolari, come quella della Camerata dei Poeti di Firenze presieduta da Carmelo Consoli e del Caffè letterario LA LUNA E IL DRAGO, che da una giuria di pregevole fattura perché composta da sole eminenze della Poesia contemporanea.
Inoltre merita menzione la Lettera a mia figlia, un testo che andrebbe portato in tutte le scuole per far comprendere agli alunni quanto sia grande e struggente l'amore di una madre costretta ad amare da lontano la propria creatura.
Per la narrativa inedita. il racconto Phyllicia nel paese delle meraviglie, al Premio Letterario Internazionale – Energia per la Vita - II edizione – a. 2015 - si aggiudica il Premio del Comitato d'Onore.
Strano che questo romanzo non abbia trovato finora un editore, un regista coraggioso di teatro o di cinema capace di farlo conoscere al grande pubblico.
Maurizio Gubinelli.
Giornalista
Autore teatrale
Ottobre 2018
Diceva William Shakespeare in Romeo e Giulietta:
“Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.”
L’amore è totale coinvolgimento dell’anima e della carne. Lo si riconosce come una scossa, una corrente elettrica che sale dalle viscere alla testa e fa perdere i sensi.
Questa scossa la trasmette Phyllis Margaret Dyason, la scrittrice anglo-partenopea.
Nel settembre di quest’anno ho avuto modo di leggere Non aspetterò i tuoi novant’anni, prima pubblicazione della scrittrice Phyllis Margaret Dyason, che in questa opera esprime il mito dell’Eros femminile che sa districarsi nel complesso sentiero della modernità con il coraggio di mettersi in gioco e il candore di svelare i meccanismi del sentimento, del desiderio e della solitudine.
L'autrice esprime il suo eros e la sua visione, non surrogata o contraffatta, delle cose del mondo che coinvolgono uomini e donne nel percorso della vita.
L'io narrante Amber è la femmina che ama senza pensare, senza chiedere, ama senza aspettative tradizionali e preghiere, senza lamenti, senza rimpianti, ma con desiderio e passione, come viene e conviene. Senza ragione.
A differenza dei romanzi erotici che finora sono andati per la maggiore, in cui l’eros si muove quasi sempre sulle linee direttrici del maschio, l’eros di Phyllis Margaret Dyason si libera da ogni condizionamento e riconquista la sua radice femminile.
Con la sua opera la scrittrice cerca di riconquistare anche l’universo del maschio, ridotto sempre più a oggetto o soggetto condizionato, deresponsabilizzato e fragilizzato da insicurezze e logiche di prestazione.
Oggi i rapporti tra uomini e donne sono tesi, molto spesso infelici, caratterizzati da forme di violenza anche psicologica.
Uomini e donne non comunicano, non parlano e se lo fanno è come se fossero dei passeggeri che si urtano in un autobus affollato. Le donne e gli uomini sono diventati nemici sempre più incattiviti. Uomini che odiano le donne. Donne che odiano gli uomini.
La nostra civiltà si crede libera ed emancipata sul piano sessuale, ma resta anche nella sua iper-sessualità profondamente asessuale, morta, statica e addirittura sessuofobica.
L'audacia, nell'uso spregiudicato e consumista del corpo della donna, è il risvolto di chi, invece, lo nasconde, lo vela in quanto simbolo della tentazione e dei vizi capitali dell'uomo. Si tratta di due atteggiamenti opposti che evidenziano una profonda paura ed estraneità al sesso che significa in gran parte paura della donna, perché l’Eros è donna.
La britannicità partenopea di
Phyllis Margaret Dyason
Phyllis è figlia di Daniel William John Dyason, ufficiale dell'VIII armata -Stato Maggiore di Montgomery- che ha combattuto, oltre che in India, anche in Africa e viene fatto prigioniero dalle truppe di Rommel, la Volpe del deserto.
Daniel, (un bellissimo nome spesso ricorrente nella vita di Phyllis), si innamora del nostro mare e di una solare ragazza napoletana. Da questo incrocio di due vere e proprie razze nasce Phyllis.
Non uso a caso il termine razza. Lo uso evidentemente in termini culturali non etnico biologici, ma le razze esistono eccome!
Un inglese si è formato in un millennio di esperienze di vita e di umori. Lo stesso vale per la razza napoletana. Per tutto ciò che caratterizza, culturalmente e come stato dell’anima, un’etnia, un popolo.
Da questa sintesi di libertarismo e passionalità, di britannicità e napoletanità origina la scrittura di Phyllis Margaret Dyason.
La Politica di
Phyllis Margaret Dyason
Candidata al Senato della Repubblica Italiana con la Lista Pannella nel 1996, fa parte del Partito Radicale vivendone le battaglie, ma anche denunciandone le contraddizioni.
Scriveva, Phyllis, in una nota introduttiva nell'aprile 1999 al congresso costituente dei Radicali Libertari a Grosseto:
“Un legame invisibile, ma reale, unisce coloro che almeno una volta nella vita sono stati o sono radicali. Il fatto di aderire subito, o dopo altre esperienze politiche, ad un movimento radicale significa che c'è un qualcosa nel nostro DNA che ci accomuna tutti. Credo che sia l'amore per la vita, per l'uomo e per il creato. Un modo meraviglioso e mistico di concretizzare in maniera irrinunciabile quelle battaglie tese al rispetto dell'essere umano, affermazione della sua coscienza, al suo essere, soprattutto se debole e al suo habitat. Significa battersi per la libertà di chiunque, ovunque esso sia o di qualunque colore esso sia. Significa essere al di sopra del pregiudizio, dell'ipocrisia, della viltà, significa essere coscienti e quindi vivi…C'è un qualcosa che ci avvicina a Dio molto più di quanto si possa pensare, all'emanazione dello spirito santo, c'è solo l'amore per lui l'Uomo."
Ho vissuto una buona parte della mia stagione culturale e politica radicale che ha avuto come punto di riferimento i valori della non violenza ghandiana e della democrazia anglosassone insieme a Phyllis.
Con Phyllis, ho condiviso la battaglia all’interno del Partito Radicale quando si stava incartando su se stesso e rischiava di perdere il suo spirito libertario.
Le battaglie con la LIFE (Liberi Imprenditori Federalisti Europei), per la libertà d’impresa e contro lo Stato esattore; il rogo dei bollettini dell’iscrizione obbligatoria delle imprese alla Camera di Commercio di Bergamo e non, con la presenza di Radio Radicale.
Le iniziative di Italia Angola, di cui Phyllis era tesoriera, con l’UNITA (Unione Nazionale Indipendenza Totale Angola) di Savimbi e di Adalberto Costa Junior contro il regime comunista di Eduardo Dos Santos, la vicinanza alla principessa Diana che si era adoperata per alleviare le sofferenze del popolo angolano e il dolore per la sua perdita.
Con l’ADUC (Associazione Difesa Utenti Consumatori) abbiamo difeso i diritti dei consumatori.
Con le maratone oratorie non stop, a Roma, abbiamo promosso i referendum radicali.
Intrapreso iniziative contro l’entrata di Israele in Europa che avrebbe comportato il totale condizionamento dello Stato di Israele all’impotente politica europea, condotta contro gli stessi dirigenti del partito radicale che ne sostenevano invece l’entrata. Organizzammo, per l’occasione, alla Sinagoga di Milano, una manifestazione che portò il nostro amico Andras Bereny (trasferitosi da diversi anni in Israele) a togliersi la kippah per essere solidale con Phyllis non gradita nell'area riservata ai soli uomini e ad abbandonare il Tempio.
Nel 2017 è ancora sul campo con Fratelli di Italia nella rossa marmorea quasi perduta penta-stellata Carrara.
Oggi l'Europa è malata di burocrazia, statalismo, immigrazione selvaggia, traffico di esseri umani, disprezzo dell'identità e dell'integrità nazionali dei popoli. L'uscita della Gran Bretagna dall'UE è stata una lezione e un duro colpo per l'Europa. Dovremmo trarne il succo. I Britannici sono Europa come e più di noi, pur avendo agito per secoli con logica isolana, ma mai isolati.
Gli Inglesi hanno dato un contributo alla libertà e al diritto in Europa nel corso dei secoli attraverso l'habeas corpus che già nel 1679 stabiliva il principio dell'inviolabilità della persona umana di fronte alla legge, mentre nel resto dell'Europa i cittadini erano alla mercé dell'arbitrio assolutista delle varie inquisizioni di Stato.
Gli Inglesi hanno sempre combattuto per evitare che l'Europa cadesse sotto il dominio di un unico potere assoluto. Prima facendo fallire il piano egemonico di Napoleone in Europa; poi impedendo, nel 1914/18 che gli imperi centrali soffocassero le altre nazioni europee.
Nella prima guerra mondiale 120.000 soldati britannici sono morti combattendo per la libertà dell’Europa e molti di più sono gli Inglesi morti nella seconda guerra mondiale.
Fu l’Inghilterra di Churchill che si oppose da sola al nazismo trionfante. Fu grazie alla resistenza degli Inglesi che iniziò quella riscossa dei popoli e delle nazioni che sconfisse il nazifascismo e poi fu capace col tatchereganismo di contenere e sconfiggere il comunismo.
Lo spirito e la sostanza delle leggi inglesi sono stati esportati in America provocando, loro malgrado, la nascita degli Stati Uniti. In India con Gandhi è nato il primo grande stato democratico in Asia. Nel Sud Africa di Mandela, dopo l’apartheid, è stato realizzato il primo stato democratico dell’Africa.
Nelson Mandela quando stava in carcere e subiva il sistema dell’apartheid, a chi gli chiedeva a quale sistema politico intendeva ispirare il suo progetto di liberazione, rispondeva che il sistema cui lui intendeva ispirarsi non era quello sovietico, ma quello della Gran Bretagna.
La NATO, nonostante la Brexit, è costruita sull'ossatura inglese. 70.000 militari britannici sono a presidio del territorio europeo. Senza l'aviazione inglese oggi l’Europa è indifesa.
DNA DELLA SCRITTRICE
Ebbene la tenera, sensibile e pepata Phyllis continua la sua battaglia per la stessa strada a contatto con la parte migliore dell'uomo: la sua capacità di esprimere, di dare, di ricevere Amore. L’Eros è di un colore rosso vivo, al femminile e rivendica gioiosamente il suo status.
Qui la donna, figlia, madre, sposa ed amante è pienamente padrona del campo, non ha paure, non cerca sfumature di grigio, ma illumina col suo eros ogni zona d’ombra, anche maschile.
Amber non pretende nulla dal domani e accetta con gratitudine ciò che ogni giorno le porta, vive alla giornata felice, ama non perché deve cercarsi un uomo. Non si fa travolgere dal semplice desiderio fisico che, a volte, è illusorio. Amber si basta da sola. Per questo, pur facendo paura a quegli uomini che aspirano alla falsa sicurezza del possesso, è ardentemente desiderata da quelli che ricercano l’emozione.
PUBBLICAZIONI E RICONOSCIMENTI
Una trilogia di Amore ed Eros puro.
1) Non aspetterò i tuoi novant’anni,
2) L’Amore ai tempi di Einstein
a)(Segnalazione di Merito con Diploma D'Onore al Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa <<Alda Merini>> a.2017),
b) Premio speciale “Le parole delle donne”
al Premio Internazionale di Arti Letterarie Thesaurus
a.2018
3)Colpo di scena
Seguono:
D’IMPROVVISO 1, D’IMPROVVISO 2.
Flash emozionali arruffati e spettinati in ordine sparso.
Sono in corso d’opera:
Burraco zoo,
D’IMPROVVISO 3
ed una disincantata autobiografia..
Non mancano le poesie, alcune scelte per la pubblicazione in antologie diverse, sia da giurie popolari, come quella della Camerata dei Poeti di Firenze presieduta da Carmelo Consoli e del Caffè letterario LA LUNA E IL DRAGO, che da una giuria di pregevole fattura perché composta da sole eminenze della Poesia contemporanea.
Inoltre merita menzione la Lettera a mia figlia, un testo che andrebbe portato in tutte le scuole per far comprendere agli alunni quanto sia grande e struggente l'amore di una madre costretta ad amare da lontano la propria creatura.
Per la narrativa inedita. il racconto Phyllicia nel paese delle meraviglie, al Premio Letterario Internazionale – Energia per la Vita - II edizione – a. 2015 - si aggiudica il Premio del Comitato d'Onore.
Strano che questo romanzo non abbia trovato finora un editore, un regista coraggioso di teatro o di cinema capace di farlo conoscere al grande pubblico.
Maurizio Gubinelli.
Giornalista
Autore teatrale
Ottobre 2018